Circolare N. 255 - A.S. 2019/20

Circ. n. 256 – Riprogettazione dei servizi educativi – Protocollo “Promozione del benessere ed in contrasto alla dispersione/evasione scolastica” in collaborazione con il SEST del Quartiere “Savena”.

Circ. n. 256

Circ. n. 256                                                                                                          

Bologna, 27/04/2020

 

Ai Docenti

Ai Genitori

e p.c. Al Personale ATA

Agli Stakeholders

Nel sito: in Circolari online

 

Oggetto: riprogettazione dei servizi educativi – Protocollo “Promozione del benessere ed in contrasto alla dispersione/evasione scolastica” in collaborazione con il SEST del Quartiere “Savena”.

 

A seguire, si trasmette una sintesi, effettuata dalla Dirigente del SEST del Quartiere “Savena”, Dott.ssa Claudia Zerri, contenente alcune proposte di riprogettazione dei servizi educativi, attivati, a seguito del Protocollo “Promozione del benessere ed in contrasto alla dispersione/evasione scolastica“, in questo momento particolare di emergenza sanitaria epidemiologica da Covid-19 , in cui la comunità scolastica e la comunità nel suo complesso, sono chiamate a unirsi,  per garantire a tutti i bambini e i ragazzi, il diritto all’istruzione.

Le proposte di riprogettazione sono il frutto di un grande lavoro di raccordo e confronto tra il Comune di Bologna, l’Area Educazione Istruzione e Nuove Generazioni, i Servizi Educativi e Scolastici dei Quartieri e intendono rispondere ai bisogni, provocati dalle povertà relazionali, culturali e tecnologiche, messe in luce dalla situazione.

Nell’ottica di un proficuo raccordo, mirato ad intercettare le necessità più cogenti dei nostri alunni, si accoglieranno, di buon grado, proposte e suggerimenti da parte di docenti, genitori e stakeholders, in generale.

 

A seguire, la bella, intensa lettera della Dott.ssa Zerri.

 

Buona lettura!

 

 

    La Dirigente scolastica

                                                                                                           Prof.ssa Serafina Patrizia Scerra

Firma autografa sostituita a mezzo stampa,
ai sensi dell’art.3, comma 2, del D.lgs n.39/93.

 

 

Scarica la circolare:

 

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Gentili Dirigenti e gentili Docenti,

 

in questo momento la comunità scolastica e la comunità nel suo complesso, sono più che mai chiamati a unirsi per far fronte ad una situazione inimmaginabile e per garantire a tutti i bambini e i ragazzi, il diritto all’istruzione ed il mantenimento del legame educativo e affettivo con i docenti e le figure educative per loro significative. Questo sforzo richiede collaborazione, impegno, competenza, umiltà e un grande lavoro di raccordo e confronto. Come sapete  il Comune di Bologna, l’Area Educazione Istruzione e Nuove Generazioni, insieme ai Servizi Educativi e Scolastici dei Quartieri, in relazione ai bisogni emergenti conseguenti la situazione sanitaria epidemiologica da Covid-19, ha avviato  una riprogettazione dei servizi educativi, con la finalità di accompagnare le famiglie in questo delicato momento  in cui genitori, bambini e ragazzi esprimono diversificati bisogni. Crediamo che gli interventi in ambito educativo, possano avere validità solo se integrati all’esperienza scolastica e ciò presuppone una forte sinergia con la Scuola. Oggi più che mai è fondamentale lavorare insieme alla luce del protocollo in “Promozione del benessere ed in contrasto alla dispersione/evasione scolastica”  dispersione che in questo momento si sta manifestando in forme del tutto inedite. Per il contenimento delle nuove forme di dispersione e l’accentuarsi delle disuguaglianze è necessario “agganciare” non solo i bambini e ragazzi, ma anche,  sostenere le famiglie esposte alle complesse sfaccettature di una quotidianità sinora mai vissuta e di cui improvvisamente stanno facendo esperienza spesso con strumenti e risorse insufficienti e poco adeguate.  

Attraverso i nostri referenti educativi, in contatto con i referenti della scuola, il sociale e le famiglie stiamo rilevando nuove povertà relazionali, culturali, povertà di tecnologie e di  know how informatico – tecnologico. 

Conseguentemente riteniamo importante pensare ad azioni sinergiche volte a mettere a sistema le risorse che possono, attualmente o in tempi brevi, essere co-progettate con le scuole per rispondere ai bisogni intercettati.

 

Provo di seguito a fare una sintesi di alcune possibilità su cui raccordarsi con l’obiettivo di operare insieme in promozione di un contesto di crescita e apprendimento per tutti e contemporaneamente adatto a ciascuno:

  • Fornitura dei dispositivi informatici

Se anche, come sapete, le scuole sono il riferimento per la fornitura della strumentazione informatica, in raccordo con la Regione stiamo raccogliendo le segnalazioni che i nostri Educatori, in contatto con i Docenti referenti, recepiscono dalle scuole, dai Servizi Sociali, dai Servizi Educativi Territoriali e dal territorio del Quartiere in genere, per arrivare nei prossimi giorni ad uno schema che identifichi gli alunni che non riescono a seguire la didattica a distanza, in quanto rilevato  (con specifica per ogni alunno) che  non hanno sufficienti dispositivi informatici, o  connessioni . L’obiettivo è di dotare tutti gli alunni che ne hanno bisogno di device informatici il prima possibile.

L’elenco è verificato dagli educatori referenti per ogni IC, con i singoli Istituti Comprensivi, per incrociarlo con le risorse che ogni scuola, attraverso risorse proprie, dell’ufficio scolastico provinciale, ministeriali o provenienti da altri fondi, riesce a mettere in campo.

Con ogni Istituto saranno poi concordate le priorità, anche secondo le comunicazioni che saranno presto ricevute in merito al nuovo stanziamento regionale che coinvolge i comuni e alle comunicazioni eventualmente da voi ricevute dall’USP. 

In particolare, possono essere individuate delle priorità quali le necessità degli alunni che devono superare gli esami, ma non solo, la valutazione del fabbisogno reale sarà frutto di un costante confronto con voi sulle varie situazioni e i diversi contesti.

 

  • Riprogettazione dei servizi socio educativi

In generale, questo periodo di sospensione ha portato i vari soggetti a mettere in campo strumenti di monitoraggio e di analisi dei nuovi bisogni. Oltre all’esigenza di ripensare le proprie attività, è emersa l’esigenza di indagare su nuove fragilità dato che, stiamo appurando , in questa situazione di isolamento le disuguaglianze si possono accentuare ed alcune situazioni di precedente “normalità” stanno presentando criticità mai segnalate in precedenza. In tal senso sono stati riprogettati i Servizi Educativi del territorio per offrire supporti socio-educativi e non lasciare soli i ragazzi, ma anche le famiglie coinvolte, offrendo spazi di ascolto, consulenza, orientamento. 

Questa possibilità è  offerta agli alunni che non stanno seguendo la didattica a distanza e nonostante gli sforzi, mail e chiamate dei docenti non sono raggiungibili dalle scuole, alunni con difficoltà a seguire la DAD per impossibilità dei genitori ad affiancare i figli, perché impegnati con il lavoro oppure per carenza di strumenti culturali/linguistici.

In merito possiamo confrontarci e co progettare azioni di relazione educativa a distanza con l’obiettivo di togliere i ragazzi dall’isolamento e aiutarli ritessere la relazione con la scuola offrendo loro ulteriori opportunità di contatto, sostegno, ascolto, socializzazione. E ancora, seguendo le sollecitazioni degli ragazzi, condivisione di proposte culturali, ludiche ed espressive.

  • Proseguimento del Progetto Reti fuoriclasse

Per gli Istituti Comprensivi abbiamo riformulato anche il progetto ” Reti fuoriclasse” ripensando in particolare a modalità e azioni in contrasto alla dispersione scolastica con l’obiettivo di supportare la Scuola nel raggiungere ciascun alunno e restituire informazioni sulle competenze acquisite utili anche ai fini di una possibile valutazione,  alla luce di questa improvvisa ‘innovazione’ tecnologica della didattica a distanza.  Sinora il SEST del Quartiere con le associazioni proponenti coinvolte nel progetto (Acqua dalla Luna, Diversamente, Prendiparte e Senza il Banco) hanno offerto le loro competenze ai docenti e agli educatori al fine di agire e nei diversi contesti che i ragazzi vivono quotidianamente motivando i minori e le loro famiglie verso la cura del proprio percorso scolastico, anche applicando modelli concettuali e pratiche di intervento orientate dalla ricerca dell’antropologia e della psicologia transculturale.

Nella situazione attuale, con la collaborazione degli Istituti Comprensivi,  partendo dai ragazzi iscritti ai servizi di studio assistito, possiamo contattare gli alunni che ad oggi risultino in difficoltà nel partecipare alle attività scolastiche proposte tramite sistemi telematici come classroom, e ancora, alunni che ne siano totalmente avulsi.  Possiamo offrire supporto attivo agli alunni, contattandoli con le modalità ad oggi accessibili  per sostenere il loro studio, aiutandoli nell’organizzazione a casa ed eventualmente, qualora il problema fosse nelle difficoltà tecniche di accesso e funzionalità dei mezzi tecnologici a loro disposizione, nel tutoraggio, finalizzato all’autonomia, promuovendo motivazione e sviluppo di competenze di base e trasversali e comprensione di nuove modalità di studio.


Nell’ambito di tali azioni si ritiene importante fornire un sostegno alle famiglie, sia pratico che psicologico che pratico per affrontare questo momento di grande difficoltà per gli adulti e per i ragazzi, accogliendo i possibili sentimenti di ansia, smarrimento, frustrazione, rassegnazione ed isolamento. Cercando di cogliere per ognuno le difficoltà specifiche e trovare modalità di problem solving atte a continuare a vivere le giornate in casa in modo regolare e salutare, sia da un punto di vista psicofisico che nel perseguire i minimi obiettivi didattici richiesti in questo momento dalla Scuola.

 

  • Rimodulazione a distanza dei Pon Metro

Questo periodo di sospensione sta portando i diversi soggetti a mettere in campo nuovi strumenti di monitoraggio e di analisi dei nuovi bisogni.  Anche i Pon in essere stanno ripensando in raccordo con l’Area e il Quartiere parte delle azioni in modalità ” a distanza” mettendo le loro risorse, azioni idee a disposizione delle scuole già in precedenza partner disponibili ad inserirli nella loro offerta formativa, ed ora se condividono, nel loro palinsesto on-line dei moduli formativi proposti dalle varie realtà. 

In merito per il Quartiere ricordo i contatti del Pon Community Crew vittoria.affatato@senzailbanco.it e del Pon Fotosintesi fiore@arcibolgna.it.

 

  • Progetto Guida la Notte e sez. Il Paese delle Meraviglie 

Un’altra  significativa esperienza per le scuole può essere il  Progetto Guida la Notte ed il raccordo del Quartiere con l’organizzazione  Salute e città sana – Area Welfare e Promozione del Benessere della Comunità che opera con cooperative La Carovana e Open Group attuatrici del progetto per conto del Comune, al fine di co-costruire con le scuole del territorio attività e piccoli progetti da effettuarsi ” a distanza” tramite la rete.

Sono state riprogrammate azioni anche nell’ambito della prevenzione da dipendenze da sostanze ed anche da dipendenze in assenza di sostanza. La proposta di collaborazione per co-progettare a doc per questo periodo,  è fatta insieme ai SEST dei Quartieri con l’organizzazione  Salute e città sana – Area Welfare e Promozione del Benessere della Comunità  e vuole agire recependo anzitutto i bisogni delle Scuole.

Gli interventi educativi si diversificano fra SCUOLE SECONDARIE di 1° e 2° grado ed in entrambi i casi sono pensati in modo flessibili e rimodulabili in un processo di coprogettazione .
Per le Scuole Secondarie di 2° grado, in particolare per il Quartiere Savena,  l’Istituto Manfredi Tanari, il progetto è denominato Guida la Notte sez. Free Zone ed è attuato dalla Cooperativa “La Carovana” con queste proposte:


– Sostegno alla Genitorialità e ai Docenti: fin da subito possono essere un punto di riferimento per docenti, genitori, e ragazzi/e.

ed essere contattati alla mail Freezone.bo@gmail.com. Lavorando nelle scuole da decenni, la mail agli insegnanti è generalmente nota forse meno ai genitori se si è d’accordo potrebbe essere la scuola a comunicarla ai genitori dicendo che vi è questa opportunità. Ovviamente, questo è per cercare di dare una risposta al disagio individuale. Mentre qualora vi sia richiesta da parte di un gruppo di genitori, vedremo di raggiungerli on line con modalita’ da stabilire.
– Una proposta per ragazzi/e. Immaginiamo che un giovane soprattutto se sta attraversando un periodo di disagio legato a un uso/abuso di sostanze o della tecnologia, possa contattarci solo su indicazione di un adulto sia esso genitore, insegnante o educatore/trice che a sua volta ha ipotizzato questo problema. Il percorso potrebbe essere di proporgli qualche incontro, con gli educatori del progetto. Per sostenerlo ed eventualmente “accompagnarlo” “indirizzarlo” al servizio Area 15, qualora il problema fosse di una certa rilevanza. Inoltre sempre per il Manfredi Tanari, si propone un concorso/contest con raccolta di pensieri e riflessioni anche “artistici” dagli studenti, sul tema dell’utilizzo dei social ai tempi della quarantena. Per la diffusione di questa iniziativa, si può contare anche sulla collaborazione di Peer già formati. Riuscire a programmare  le iniziative con la Scuola, permette di dare rilievo anche alla parte più educativa/formativa della stessa, in un momento che i docenti sono molto concentrati sulla didattica.
Per le Scuole Secondarie di 1° grado, il progetto è denominato Guida La Notte sez. Il Paese delle
Meraviglie ed è attuato dalla Cooperativa “Open Group”.

In questo caso sarà importante tenere una forte sinergia e collaborazione fra i Referenti delle scuole, Educatori SEST referenti degli Istituti comprensivi ed i Referenti del Progetto Guida la Notte sez. Il Paese delle Meraviglie, per mettere a sistema azioni/iniziative dettagliate che  saranno definite al prossimo incontro dopo un confronto con i diversi I.C.
In generale le azioni possono riguardare un sostegno/supporto ai genitori, agli insegnanti, ed un supporto ad eventuali casi di alunni/e a rischio di dipendenza da sostanze o a da un uso eccessivo della tecnologia ( Social e Video games).

 

Considerato il già prolungato periodo di chiusura delle scuole emerge la necessità di capire come le famiglie, anche con le loro parti, emotive e relazionali, stiano reagendo in questa nuova situazione, chiediamo ai Dirigenti e ai docenti di valutare la complessiva offerta in relazione  bisogno reale, tenendo presente che le proposte presentate possono essere declinate in progress sulle necessità della scuola, dei singoli bambini, ragazzi e delle loro famiglie .

Contiamo di poter condividere in tempi brevi gli esiti di questa rilevazione, attraverso le figure degli educatori di Quartiere, che in continuità con le loro attività ordinarie, potranno mettersi in contatto con la figura scolastica di riferimento, al fine di verificare insieme i possibili interventi in base ai bisogni intercettati, al lavoro sinergico con le scuole e alla messa a sistema delle risorse.
Sarà importante incontrarsi presto, secondo le modalità possibili, per condividere e aggiustare successivamente ogni intervento, sapendo che con impegno e competenza ogni giorno, la scuola verifica la ricaduta e l’efficacia delle scelte,  rimodula gli interventi, introduce nuovi strumenti: anche noi con umiltà stiamo imparando con voi. 

Crediamo che insieme possiamo migliorare perchè tanto è il nostro entusiasmo e desiderio di mettere in atto azioni a sostegno  dei nostri bambini, ragazzi e dare ascolto solidale, alle famiglie ai docenti  nel rispetto dei reciproci ruoli e professionalità in una prospettiva di una comunità educante unita per l’inclusione di tutti, senza perdere nessuno e dove ognuno possa incontrare un adeguato spazio di benessere e riconoscimento.

 

Sperando di rivederci presto.

 

 

La Responsabile  Servizi Educativi Scolastici Territoriali

         Quartiere Savena – Comune di Bologna

                     Dott.ssa Claudia Zerri